Una volta ottenuta la convalida di sfratto per morosità, il locatore si chiede: “Quanto tempo ci vuole affinché l’inquilino lasci davvero la casa?” La risposta dipende da più fattori, tra cui il comportamento del conduttore, il carico del tribunale e la disponibilità dell’ufficiale giudiziario.
In questa guida scoprirai:
Quanto tempo passa dopo la convalida di sfratto?
Una volta che il giudice ha convalidato lo sfratto, il locatore ha 60 giorni per iscrivere a ruolo la procedura. Dopodiché:
- Viene notificato un precetto per il rilascio dell’immobile (entro 10 giorni).
- L’ufficiale giudiziario fissa un primo accesso entro 30–45 giorni.
- Se l’inquilino non lascia l’immobile, si fissa un secondo accesso forzato, anche con carabinieri.
In sintesi, i tempi medi per ogni fase sono i seguenti:
Fase | Tempo indicativo |
Convalida → iscrizione a ruolo | entro 60 giorni |
Iscrizione → precetto | 5–10 giorni |
Precetto → primo accesso | 30–45 giorni |
Primo → secondo accesso (se necessario) | 15–30 giorni |
Totale medio | 60–90 giorni |
📌 In alcune città ad alta densità (es. Roma, Milano), si possono superare i 120 giorni, specie se serve l’autorizzazione del prefetto per la forza pubblica.
Quanto tempo ha l’inquilino per lasciare la casa?
L’inquilino, ricevuta la notifica dell’intimazione o del precetto, può lasciare l’immobile spontaneamente in qualsiasi momento. Non esiste un termine “fisso”, ma:
- Dopo la notifica del precetto, ha 10 giorni di tempo per evitare l’intervento coatto.
- Dopo il primo accesso, può ancora liberare casa in modo volontario.
- Dopo il secondo accesso, lo sgombero può avvenire anche forzatamente.
Cosa succede se l’inquilino resiste? Intervengono i carabinieri?
Sì, in caso di resistenza, l’ufficiale giudiziario può richiedere la forza pubblica (carabinieri, polizia o municipale), ma:
- deve essere autorizzato dalla Prefettura.
- possono passare mesi, soprattutto per priorità d’urgenza o assenza di forze disponibili.
⚠️ Nei casi più delicati (es. sfratto con minori, persone fragili o disabili), è possibile che i tempi si allunghino per garantire la tutela dei soggetti coinvolti.
Sfratto per morosità: quanto tempo passa in media?
I tempi di uno sfratto per morosità possono variare molto, ma possiamo dare un’idea generale sommando le diverse fasi della procedura:
- Sfratto bonario (rilascio volontario dopo precetto): circa 40–50 giorni.
- Sfratto con primo e secondo accesso: tra 90 e 120 giorni.
- Sfratto con forza pubblica autorizzata: fino a 180 giorni o più.
👉 Naturalmente, i tempi reali dipendono da diversi fattori, tra cui:
- Il tribunale e l’ufficio esecuzioni territorialmente competenti.
- I tempi necessari per la notifica degli atti.
- La richiesta o meno della forza pubblica per eseguire lo sfratto.
- L’eventuale presenza di opposizioni o ricorsi da parte dell’inquilino.
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❓FAQ – Le domande più cercate
❓Quanto tempo ho per lasciare la casa dopo lo sfratto?
Dopo il precetto, in genere 10 giorni. Ma il rilascio può essere richiesto anche subito, se previsto.
❓Quanto dura in media uno sfratto esecutivo?
Dai 60 ai 120 giorni. Fino a 6 mesi se serve forza pubblica o ci sono situazioni complesse.
❓Chi interviene in caso di resistenza?
L’ufficiale giudiziario può richiedere carabinieri, polizia o municipale. Serve autorizzazione della Prefettura.
❓Posso evitare l’esecuzione?
Sì, lasciando l’immobile spontaneamente prima del secondo accesso o pagando i canoni arretrati (se previsto dalla grazia).