11 Ottobre 2024

Contratto con cedolare secca: tutto quello che devi sapere

Se sei un proprietario di un appartamento e stai valutando la cedolare secca per il tuo contratto di affitto, o vuoi capire se questa opzione potrebbe essere conveniente per te, sei nel posto giusto! In questo articolo ti spiegheremo tutto quello che devi sapere: dai vantaggi ai possibili rischi.

Novità 2025: più tutele nei contratti con cedolare secca

Con la Risposta n. 146 del 29 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate chiarisce un punto molto atteso: inserire una clausola penale (ad esempio, una penale se l’inquilino non lascia l’immobile a fine contratto) non comporta l’applicazione dell’imposta di registro.

Una conferma importante per i locatori: anche con clausole aggiuntive, il regime della cedolare secca resta fiscalmente vantaggioso e semplificato.

✅ Nessuna imposta aggiuntiva
✅ Maggiore libertà contrattuale
✅ Più tutela contro l’inadempienza dell’inquilino

Un aggiornamento che rende ancora più solida e conveniente la scelta della cedolare secca. 👉 Scopri di più

Cos’è la cedolare secca?

La cedolare secca è un’opzione fiscale che puoi scegliere per il contratto di affitto; è disponibile solo per le locazioni tra privati, quindi non è possibile usufruirne se si affitta ad un’azienda o per scopi commerciali. Questa scelta permette di avere un trattamento fiscale agevolato.

Un aspetto interessante è che, se l’immobile è intestato a più proprietari, ognuno può scegliere liberamente se aderire o meno alla cedolare secca, senza influenzare la decisione degli altri.

I vantaggi fiscali della cedolare secca per i locatori

Uno dei principali vantaggi di optare per la cedolare secca è la tassazione agevolata. Infatti, invece di sommare l’affitto al tuo reddito IRPEF, pagherai una tassa fissa del 21% sul canone annuo. Se scegli un contratto a canone concordato, l’aliquota scende addirittura al 10%.

Ma non è finita qui: aderendo alla cedolare secca, non devi pagare:

  • L’imposta di registro (che normalmente è il 2% del canone annuo).
  • L’imposta di bollo (in genere è di 16 euro ogni 4 facciate o 100 righe del contratto) per registrazioni, risoluzioni o proroghe.

In sostanza, con la cedolare secca, non solo paghi meno tasse sul reddito derivante dall’affitto, ma eviti anche di dover sostenere ulteriori costi legati alla registrazione e gestione del contratto.

Canone libero o concordato con cedolare secca: le differenze per i locatori

Con la cedolare secca, puoi scegliere tra un contratto a canone libero o a canone concordato.

  • Nel canone libero, il proprietario e l’inquilino possono decidere liberamente l’importo del canone.
  • Nel canone concordato, invece, il canone viene stabilito in base agli accordi territoriali tra le associazioni di proprietari e inquilini, che fissano una fascia di prezzo per ogni zona della città.

Per i locatori, la differenza in termini di tassazione è notevole: l’aliquota per i contratti a canone libero è del 21%, mentre per i contratti a canone concordato scende al 10%. Questa è una scelta conveniente soprattutto nelle città con affitti elevati o per immobili in zone ad alta domanda.

Quando e come scegliere la cedolare secca?

La cedolare secca può essere scelta:

  • All’inizio del contratto, ossia al momento della registrazione.
  • O anche quando il contratto è in essere, ovvero durante la durata, purché questa scelta venga fatta entro 30 giorni dalla scadenza di ciascun anno.

Se dovessi prorogare il contratto, dovrai confermare l’opzione della cedolare secca entro 30 giorni dalla scadenza.

Quanto dura un contratto con cedolare secca?

La durata del contratto dipende dal tipo di accordo che stipuli con il tuo inquilino. Ecco le opzioni principali:

  • Contratto libero: minimo 4 anni, prorogabile per altri 4.
  • Contratto a canone concordato: minimo 3 anni, con proroga di altri 2.
  • Contratto transitorio: da 1 mese fino a 18 mesi.
  • Contratto per studenti: con una durata compresa tra 6 mesi e 3 anni.
  • Contratto turistico: se dura meno di 30 giorni, non occorre registrarlo.

Queste opzioni ti permettono di scegliere la formula più adatta alle tue esigenze come proprietario, offrendo sia contratti più lunghi che soluzioni più flessibili.

La cedolare secca conviene ai locatori? Pro e contro

Come locatore, è normale chiedersi se la cedolare secca sia davvero l’opzione giusta. Questo regime fiscale offre infatti diversi vantaggi, ma è importante considerare anche i potenziali svantaggi, per poter fare una valutazione consapevole. Da una parte, la cedolare secca garantisce una tassazione più semplice e conveniente rispetto alle imposte tradizionali; dall’altra, comporta alcune limitazioni. Vediamo più da vicino quali sono i principali pro e contro di questa formula.

Vantaggi:

  • Tassazione agevolata: la tassa fissa (21% o 10%) è spesso più bassa rispetto alle normali aliquote IRPEF.
  • Esenzione da altre imposte: niente imposta di registro o di bollo.
  • Semplicità: una volta scelta la cedolare secca, la gestione fiscale del contratto è più semplice e lineare.

Svantaggi:

  • Nessun aumento del canone: optando per la cedolare secca, rinunci al diritto di aggiornare l’affitto durante la durata del contratto. Questo significa che, anche se l’indice ISTAT cresce, non potrai aumentare il canone d’affitto fino alla scadenza del contratto.

In definitiva, la cedolare secca è una scelta molto vantaggiosa per chi vuole una gestione fiscale più snella e meno onerosa. Tuttavia, prima di procedere con la stipula del contratto di locazione, occorre trovare un inquilino affidabile. 👉 Scopri come selezionare il giusto affittuario per il tuo immobile.

 

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