4 Luglio 2025

Esecuzione dello sfratto: come funziona, tempi e cosa succede dopo 

Una volta ottenuta la convalida di sfratto per morosità e completata liscrizione a ruolo, inizia la fase più concreta: l’esecuzione dello sfratto. Ma come funziona esattamente? Quali sono i tempi? E cosa succede se l’inquilino non libera l’immobile? 

In questa guida scoprirai tutto ciò che riguarda la procedura esecutiva dello sfratto, le azioni dell’ufficiale giudiziario, le differenze tra primo e secondo accesso, e cosa fare in caso di resistenza. 

Cos’è lo sfratto esecutivo e quando scatta 

Lo sfratto esecutivo è la fase finale della procedura di sfratto. Avviene quando: 

  1. Il giudice ha convalidato lo sfratto.
  1. Il locatore ha iscritto a ruolo la procedura.
  1. L’inquilino non ha lasciato spontaneamente l’immobile.

A quel punto, il locatore può chiedere la notifica del precetto e fissare con il tribunale l’intervento di un ufficiale giudiziario, che agirà per liberare forzatamente l’immobile. 

Come funziona l’esecuzione dello sfratto 

L’ufficiale giudiziario si reca presso l’abitazione con: copia del provvedimento esecutivo (convalida), precetto notificato, ed eventualmente un fabbro o la forza pubblica.

L’intervento può avvenire in più accessi

🔹 Primo accesso ufficiale giudiziario:Il conduttore viene invitato a rilasciare volontariamente l’immobile. Se non lo fa, viene fissata una nuova data per il rilascio forzato 

🔹 Secondo accesso (sfratto esecutivo forzato): Se il conduttore è ancora presente, l’ufficiale può entrare con un fabbro, cambiare la serratura, richiedere l’intervento della forza pubblica.

Se l’immobile è vuoto, si procede al rilascio immediato. Se ci sono beni mobili, viene redatto un verbale di abbandono (che vedremo in un articolo dedicato). 

Tempi dell’esecuzione: da precetto al rilascio 

Fase Tempo indicativo 
Notifica precetto +10 giorni dopo iscrizione a ruolo 
Primo accesso ufficiale giudiziario +30/45 giorni 
Secondo accesso (se necessario) +15/30 giorni 
Rilascio immobile completo 60–90 giorni medi (ma variabili) 

📌 I tempi dipendono dal carico del tribunale, dalla disponibilità della forza pubblica e da eventuali opposizioni. 

Cosa succede dopo lo sfratto esecutivo? 

Dopo il rilascio forzato dell’immobile: 

  • Il locatore rientra in possesso legittimo dell’appartamento.
  • Se presenti beni mobili abbandonati, va avviata una procedura specifica.
  • È possibile richiedere il pignoramento dei canoni non pagati tramite decreto ingiuntivo.

Precetto, formula esecutiva e avviso di sfratto: le tappe obbligatorie 

  • Precetto per rilascio: notifica formale che invita a lasciare l’immobile entro 10 giorni.
  • Formula esecutiva: apposta sulla convalida dal tribunale (serve per l’esecuzione).
  • Avviso di sfratto: comunicazione dell’ufficiale giudiziario al conduttore.

Ogni passaggio ha valore legale preciso. È bene essere seguiti da un avvocato o consulente esperto. 

Rilascio spontaneo: alternativa allo sfratto forzato 

In alcuni casi, l’inquilino può lasciare l’immobile spontaneamente dopo la notifica del precetto o al primo accesso. 

Questa soluzione: 

  • evita costi ulteriori;
  • riduce i tempi;
  • evita un verbale di resistenza.

Sempre meglio incentivare una risoluzione bonaria, se possibile. 

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❓Domande frequenti

Quanto dura in media uno sfratto esecutivo? 
Tra precetto e rilascio completo passano circa 60–90 giorni, ma i tempi dipendono dalla zona e dai rinvii. 

Serve l’avvocato per eseguire uno sfratto? 
Non è obbligatorio, ma fortemente consigliato per evitare errori nei tempi e negli atti. 

❓Posso riavere i canoni non pagati dopo lo sfratto? 
Sì, con un decreto ingiuntivo puoi avviare azioni esecutive (pignoramenti, ecc.). 

Cosa succede se l’inquilino resiste? 
Si può procedere con forza pubblica, previo coordinamento con la prefettura. 

❓L’inquilino può lasciare l’immobile spontaneamente? 
Sì, in qualsiasi momento prima o durante la procedura. Il rilascio spontaneo chiude la pratica.

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