Il mercato degli affitti in Italia affronta una situazione paradossale: nonostante una domanda stimata di oltre 700.000 richieste di locazione nel 2023, l’11% delle abitazioni rimane inutilizzato, contribuendo significativamente al blocco del mercato. Tale analisi emerge dalla prima edizione dell’Osservatorio Affitti 2023, realizzato da Nomisma in collaborazione con CRIF e Confabitare, che offre uno sguardo dettagliato sulle dinamiche che influenzano il settore degli affitti nel paese.
Quante case sono destinate alla locazione in Italia?
In Italia, soltanto il 10% delle abitazioni è effettivamente destinato alla locazione, con una percentuale significativa di immobili che non viene locata né utilizzata. Questa discrepanza tra offerta e domanda genera un mercato non tanto saturo, quanto piuttosto bloccato, con conseguenze dirette sia per i locatari che per i proprietari.
Perché il mercato degli affitti è bloccato?
La riluttanza dei proprietari a mettere in affitto le proprie case emerge come uno dei principali ostacoli. Circa il 30% dei proprietari, infatti, dichiara di non essere interessato a locare le proprie abitazioni, specialmente quelli che possiedono un solo immobile oltre alla propria residenza o casa per le vacanze.
Come influiscono gli affitti brevi e l’aumento dei prezzi?
Il mercato degli affitti brevi, insieme all’aumento dei prezzi degli ultimi due anni, che ha visto un incremento del 2,1% nel 2023, esercita un’ulteriore pressione sul mercato. Questi fattori non solo riducono la disponibilità di abitazioni a lungo termine, ma contribuiscono anche a un generale rincaro dei canoni, complicando ulteriormente la situazione per i potenziali locatari.
Qual è l’impatto della morosità sugli affitti?
Le difficoltà economiche, aggravate da un aumento delle spese impreviste e da situazioni di temporanea instabilità lavorativa, si riflettono in un tasso di morosità preoccupante. Secondo lo studio di Nomisma, il 13% degli affittuari ha omesso almeno un pagamento nell’ultimo anno, evidenziando una crescente tensione nel rapporto tra locatori e locatari.
Come rispondono i proprietari alla morosità?
Di fronte a fenomeni di morosità, i proprietari mostrano una tendenza variabile all’azione legale, influenzata dal numero di immobili posseduti. Mentre il 50% dei locatari preferisce attendere prima di intraprendere azioni legali, questa percentuale tende a diminuire con l’aumentare delle proprietà detenute.
In conclusione, il mercato degli affitti in Italia si trova di fronte a una serie di sfide complesse che richiedono un’attenzione e un intervento mirati. Le politiche abitative future dovranno considerare sia la necessità di incentivare l’offerta di locazioni sia di affrontare le cause sottostanti della morosità, al fine di creare un mercato degli affitti più equilibrato e funzionale.